Descrizione
Utilizzo e abbinamenti
L’interessante contrasto che crea con il burro, anche salato, la rende un ingrediente interessante per una colazione sfiziosa fuori dal comune.
Curioso l’accostamento al formaggio grana padano o parmigiano Reggiano e molto raffinato il contrasto che crea con la robiola, il taleggio o su una toma piemontese. Per chi ama arricchire di una punta dolce-acida i propri secondi è interessante l’accompagnamento con carni bianche, maiale e selvaggina.
Curiosità
Il pomodoro è una pianta originaria del Perù, coltivata in Messico prima dai Maya e poi dagli Atzechi. Venne importata in Europa dagli spagnoli solo nella prima metà del’500. La storia “ufficiale” e documentata in Italia inizia invece il 31 ottobre del 1548 a Pisa quando Cosimo de’ Medici riceve dalla tenuta fiorentina di Torre del Gallo un cesto di pomodori nati da semi donati alla moglie, Eleonora di Toledo, dal padre, Viceré del Regno di Napoli.
Conosciuto con varie declinazioni della parola “tomat”, venne nominato per la prima volta come “pomo d’oro” dal grande medico, naturalista Pier Andrea Mattioli (1501-1578), per la tipica forma e la colorazione gialla di alcune varietà antiche.
Il processo di domesticazione della pianta ha permesso di propagare individui autofertili, in Europa infatti non ci sono gli insetti impollinatori naturali dei bellissimi fiori gialli del pomodoro, che essendo privi di nettari non interessano alle api. Basta quindi un po’ di vento o i bombi che scuotano i fiori, per ottenere un buon raccolto.
*Da agricoltura biologica
**I valori nutrizionali riportati sono essenzialmente valori medi e rappresentano al meglio le quantità contenute nel prodotto, ma devono essere tenute in considerazione delle piccole variazioni dovute alla stagionalità del prodotto, al differente grado di maturazione della frutta impiegata e ad altri fattori che possono leggermente modificare i parametri dei singoli lotti.